Dal 19 novembre prossimo, entrerà in funzione un analogo blocco informatico dedicato alle telefonate da numero mobile.
I risultati comunicati da AGCOM sulla misura appaiono positivi: il blocco delle chiamate telefoniche provenienti dall’estero con finalità di spoofing ha comportato il filtraggio di circa 43 milioni di chiamate. In altre parole, nel solo mese di agosto 2025, grazie al filtro voluto da AGCOM è stata risparmiata agli utenti la ricezione 1,3 milioni di chiamate di spoofing per ogni giorno.
Lo spoofing resta tuttavia un grave problema di sicurezza pubblica anche a livello europeo: il fenomeno, infatti, è stato attentamente studiato dall’Europol – Agenzia dell’UE attiva nel contrasto del crimine e nel coordinamento tra polizie nazionali dei Paesi membri dell’Unione – che ne ha tratteggiato un quadro preoccupante.
L’Agenzia UE ha messo nero su bianco il proprio punto di vista in un “position paper”, documento ideato per evidenziare al legislatore, ai cittadini e alle imprese le esigenze avvertite più urgenti per combattere tale specifico tipo di illeciti.
Questi i punti critici rilevati da Europol dell’utilizzo per fini criminali delle tecniche di spoofing:
volume d’affari: oltre 850 milioni di euro all’anno in Europa;
presenza di applicativi informatici che, falsificando l’apparenza del numero telefonico chiamante, rendono molto difficile per le Forze dell’Ordine perseguire i reati commessi con tali tecniche;
frammentazione del quadro normativo europeo.
L’Europol, nel proprio paper, evidenzia che è sempre più forte l’esigenza di norme chiare e di rafforzare i poteri in materia delle polizie criminali europee, necessariamente chiamate a collaborare tra loro anche a causa della natura quasi sempre transfrontaliera di questi raggiri, organizzati in genere proprio tra Paesi diversi.
Un’ulteriore esigenza avvertita dall’agenzia investigativa europea è quella di raggiungere standard tecnici comuni a tutti i Paesi parti dell’Unione, al fine di evitare che i processi tecnologici differenti possano ostacolare indagini internazionali sul fenomeno.
Infine, l’Europol ribadisce l’esigenza di una convergenza delle politiche criminali dei vari Paesi UE - in capo ai quali restano i poteri di indagine nel caso di reati – al fine di rendere più agevole la collaborazione internazionale nel prevenire e perseguire le organizzazioni dedite ad affari illeciti realizzati con tecniche di spoofing.
Lo spoofing nel position paper di Europol (approfondimento in lingua inglese):
Position Paper on Caller ID Spoofing | Europol
Lo spoofing nelle news del Corecom Veneto:
Agcom: stop al telemarketing selvaggio
Nuovo regolamento Agcom: più tutele per gli utenti e stop alle chiamate spoofing
Filtro anti-spoofing agcom - bilancio positivo per il mese del debutto